Durante la bella stagione è fisiologico volersi esporre alla luce e all’aria spogliandosi degli strati invernali fino ad arrivare al costume da bagno.
Il sole è vitale, accentua il buonumore, promuove la biosintesi della vitamina D, è favorevole al miglioramento di certi tipi di acne e non solo.
Dalla moda anni 80/90 della abbronzatura ad ogni costo, anche con risvolti spesso nefasti (vedi lozioni alla birra o gli specchi di carta abbronzanti venduti in certi giornali!), si è fatta sempre più strada la consapevolezza che stare al sole è possibile ma ci vuole cautela.
Non solo in vacanza ma anche e soprattutto in città, quando in primavera cominciamo a scoprirci.
Ciascuno ha un colorito naturalmente diverso, più o meno scuro: il fototipo. I chiari e i chiarissimi sono quelli maggiormente predisposti a scottature e problematiche correlate.
Anche chi è più scuro e non si scotta non deve sottovalutare i raggi solari in quanto predispongono all’insorgenza di macchie scure o tumori.
La crema protettiva è un ottima alleata. Mantiene la pelle idratata e, grazie ai filtri specifici contenuti nella formula, tende ad assorbire o riflettere l’energia dei raggi per far si che arrivi con meno violenza sulla nostra pelle.
Un discorso a parte va fatto per i bambini, sempre in movimento e con un tipo di pelle che rispetto all’adulto traspira più facilmente e non è così resistente in superficie.
Si meritano il massimo della protezione e ripetute applicazioni (con buona pace delle mamme!).
IL CONSIGLIO: le creme e gli olii solari si distinguono non solo per il fatto di ungere o meno ma in particolar modo per il fattore di protezione, lo spettro di assorbenza e il tipo di filtro (chimico o minerale). Il discorso è molto vasto e la protezione dal sole non si esaurisce certo con una spalmata. Cappelli, indumenti, orari e durata di esposizione adeguata fanno il resto. Dove stai andando? quale tipo di protezione cerchi? Viso o corpo? lasciatevi illustrare il mondo dei solari.