Scelgo il farmaco da banco o un integratore? Dispositivo medico? Quest’ultimo è sconosciuto ai più, la sua funzione è quella di svolgere una azione fisico/meccanica senza influire sui processi biochimici.
La scelta deve sempre considerare il fatto che se i sintomi sono lievi o insorti da pochi giorni (pensiamo a un raffreddore o una tosse) possiamo anche orientarci verso un integratore o dispositivo medico.
Quando i sintomi sono molto marcati o persistono da più giorni, il farmaco può rispondere meglio alle esigenze della persona agendo con precisione e rapidità.
Quando ci sono situazioni croniche ( vediamo le gastriti, le artrosi e altre situazioni che si protraggono per mesi se non anni) il farmaco viene tendenzialmente prescritto dal medico.
Sappiamo che di farmaci non è bene abusare perché si portano effetti avversi o resistenza, specie quando assunti per lunghi periodi. Gli integratori e i dispositivi possono fungere da notevole supporto anche in terapie lunghe, sia per ridurre e contenere le dosi di farmaco che eventualmente è necessario protrarre, sia perché svolgono azioni complementari e ad ampio spettro che giovano molto.
Esporre bene la propria situazione descrivendo i sintomi e da quanto sono presenti, i tentativi di cura già messi in atto, farmaci che si assumono, sono tutte informazioni molto utili al farmacista attento. Il consiglio passa da un’indagine rapida, mirata e l’ascolto della persona.
Metteteci alla prova!